Attrezzatura al Traino

pelagiche al traino a coppia

( volante )

Questo tipo di attrezzatura viene impiegato prevalentemente per la cattura del pesce pelagico: alici. sardine. spratti, sgombriformi e cefali. A differenza delle attrezzature a strascico. queste non devono essere obbligatoriamente poste a stretto contatto con il fondo, ma possono essere trainate in qualunque strato d'acqua fra la superficie e il fondo stesso, da qui il nome di “volanti”.  L'altezza di questo strato rispetto alla superficie, e quindi rispetto al fondo, può essere determinato dalla lunghezza del cavo di traino impiegato. Tale pesca Viene effettuata solo di giorno e nelle immediate vicinanze del fondo anche se non a diretto contatto come nel caso delle reti a strascico.  Tuttavia abbondando con la lunghezza del cavo di traino e adottando alcuni accorgimenti particolari sulle reti, al fine di evitarne le rotture, è facile trasformarle in reti semipelagiche a grande apertura sul tipo delle reti francesi.

Le reti pelagiche sono formate da quattro pannelli di rete uguali a due a due (il superiore con l'inferiore e i due laterali fra loro) sia come numero e dimensioni di magIie. che come titolo del filato impiegato.  Queste reti terminano nella parte frontale con quattro braccia. Oltre ai piombi montati sulla lima inferiore, su questo tipo di attrezzatura sono montati due grossi pesi all'estremità delle braccia inferiori, consentendo cosi di ottenere grandi aperture verticali. Le maglie nella prima parte sono di dimensioni abbastanza elevate (minimo 100 mm di lato, fino anche ad I metro in alcuni casi) in quanto questa parte di rete ha il compito primario di concentrare il pesce al centro mentre la rete avanza.  Le aperture di bocca ottenibili con queste reti sono di dimensioni notevoli.

In Italia la pesca pelagica al traino viene quasi esclusivamente effettuata impiegando una coppia di barche, generalmente con una grossa potenza installata. Le due barche procedono appaiate con la stessa rotta e velocità.  Ognuna traina due cavi a cui sono collegate le due braccia laterali corrispondenti. Il pannello superiore e l'inferiore sono come numero di magIie, rispetto ai pannelli laterali e la rete risulta quindi più larga che alta. Il motivo va ricercato sia nella configurazioni dei banchi di pesce che, nelle zone in cui viene effettuato questo tipo di pesca, risultano essere più larghi che alti, sia nella maggior facilità di ottenere apertura orizzontale ottimale nella pesca in coppia,  in quanto questa è funzione della distanza fra le barche, rispetto alla pesca a divergenti. A profondità inferiori ai 30-40 m., le due barche sono collegate fra loro da un cavo, detto “traversino”, per mantenere costante la distanza reciproca e quindi l'apertura orizzontale della rete.  

  realizzata in tortiglia poliamide con nodo