Reti da circuizione
Ciancioli
pescherecci
impiegati in questo tipo di pesca sono di dimensioni medio alte. Ognuno di
questi traina o trasporta a bordo alcune barchette, generalmente 3, dotate di
grosse lampade che forniscono la fonte luminosa per l'attrazione del pesce. In
passato queste lampade funzionavano a gas o a petrolio ma attualmente sono
elettriche e vengono alimentate tramite un generatore montato direttamente sulle
barchette. La battuta di pesca inizia all'imbrunire con la ricerca, allo
scandaglio, di una zona nella quale sia presente, anche se dispersa, una
discreta quantità di pesce.
A
questo punto le barchette vengono disposte a una certa distanza fra loro, in
modo da attirare singolarmente quanto più pesce possibile. Quando si ritiene di
aver ammassato una quantità sufficiente di pesce, inizia la fase di
avvicinamento fra le barchette al fine di concentrare tutto il banco sotto una
sola di esse. Le altre due si allontanano a luci spente. Una di
queste, detta “stazza”, si avvicina al peschereccio dal quale riceve un capo
della rete. Il peschereccio può ora calare la rete formando un cerchio il
cui centro è determinato dalla posizione in cui è rimasta l'ultima barchetta
con le lampade accese per tenere il banco concentrato.
Il
raggio del cerchio è invece determinato dalla lunghezza della rete da calare.
La manovra deve essere la più accurata possibile in modo da terminare la calata
esattamente nel punto in cui era stata lasciata l'ultima barchetta con l'altro
capo della rete; in caso contrario, tutta la manovra ne verrebbe rallentata e
verrebbe lasciata una possibilità di fuga al pesce. A questo punto inizia il
recupero del cavo collegato alla lima inferiore, attraverso il quale la rete
viene dapprima chiusa e infine salpata, generalmente per mezzo di una specie di
grossa puleggia, detta “power-block” attraverso la quale passa la
rete. Mentre la rete viene tirata a bordo, lo spazio a disposizione del pesce
viene ridotto fino al punto che questo può essere issato a bordo per mezzo o di
grosse volighe o, in qualche caso, di una ittiopompa.
L'altezza
è comunque limitata dalla profondità del fondale su cui si opera, al fine di
evitare che la rete si ammucchi sul fondo e si danneggi. La larghezza e
l'altezza sono inoltre correlate fra loro, infatti una rete molto lunga ma poco
alta assumerebbe, appena calata, la forma di un cilindro che non potrebbe essere
chiuso da sotto, come normalmente avviene. Va infine citata la possibilità di
utilizzare le reti a circuizione di giorno su banchi avvistati per mezzo di
strumenti elettroacustici o raccolti con l'uso di esche, ma queste tecniche di
pesca, largamente praticate nei mari dei Nord, non trovano applicazione nelle
marinerie italiane.